Lo stile

L’artista
ha sviluppato uno stile personale, frutto di anni di sperimentazione e ricerca, oltre che passione, impegno e professionalità. Le sue opere denotano sempre una forte carica realistica, ma al tempo stesso simbolica: ogni elemento o figura assume sempre un particolare significato volto a trasmettere un preciso messaggio. Nelle sue opere si legge qualcosa che rimanda alla situazione della vita del nostro tempo, nella quale le problematiche da affrontare e risolvere ogni giorno divengono sempre più difficili.
Pietro Longu si sofferma ad indagare le forme presenti in natura, quelle meno conosciute, forme microscopiche sono da lui ingrandite ed ingigantite, realizzate con uno spiccato senso realistico. Le sue opere pittoriche e scultoree ospitano perciò un brulicare di conchiglie, insetti, muschi e licheni, fiori, piante, sassi e pietre preziose. Sfere, cubi e piramidi, più o meno grandi, dominano le sue opere o ne animano gli sfondi, con aperture dalle quali fuoriescono figure od oggetti che suscitano grandi emozioni e curiosità di interpretazione. Nelle fasce istoriate vengono rappresentati i problemi e le situazioni sociali o si raccontano elementi particolari della vita dei personaggi a cui è dedicata l’opera. Questi peculiari elementi stilistici evocano la realtà in cui l’artista è cresciuto, sono la proiezione di un’infanzia trascorsa tra le fatiche ma anche tra i piaceri del lavoro in campagna, lontano dal caos della quotidianità cittadina. Certi valori erano forse più apprezzati di oggi e lo scultore-bambino ha avuto modo di conoscere e “dialogare” con questo mondo, divenendo perciò una delle sue principali fonti di ispirazione: “Quando ho iniziato a pensare a cosa realizzare nell’arte mi sono venute in mente la natura e l’ambiente in cui ho vissuto e di cui ho conosciuto ogni forma: salivo sugli alberi e sulle rocce, ero libero di muovermi come volevo, ancora oggi sento la necessità di avere un contatto con la campagna come da ragazzino. Ho pensato che se volevo fare il pittore e lo scultore dovevo trovarmi necessariamente una mia via, e quindi ho pensato alla natura e alla sua universalità e all’ambiente che avevo frequentato da piccolo. Ho utilizzato le forme e i colori della campagna come l’alveare, i sassi, i muschi e le erbe, con i quali ho composto i miei quadri e le mie sculture. Ho eseguito una ricerca delle forme e del colore con le sfumature e le luci della natura”.
Le forme rappresentate, pur presenti in molte sue opere, non si ripetono mai perché assumono diverse posizioni, differenti vivacità tonali, lucentezza e varietà chiaroscurali che rendono vitale e unica la composizione. L’artista infatti studia sempre la composizione dell’opera e, dunque, la precisa disposizione dei vari elementi e delle figure all’interno di essa, in modo da stabilire un dialogo e uncollegamento tra essi, ottenendo in questo modo una disposizione dinamica, teatrale e scenografica dei vari elementi.

©Riproduzione riservata

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